COS’E’ IL FRANCHISING
Il Franchising e una affiliazione commerciale, che può essere meglio definita come una forma di collaborazione continuativa per la distribuzione di beni o servizi fra un imprenditore (Franchisor o affiliante) e altri imprenditori (Franchisee o Affiliati), i due permangono giuridicamente ed economicamente indipendenti l’uno dall’altro, ma stipulano un contratto attraverso il quale:
L’Affiliante ( Franchisor) concede all’Affiliato (Franchisee) l’utilizzazione della propria formula imprenditoriale e commerciale, che comprende per chi adotta una formula in franchising, il diritto di sfruttare il know-how del franchisor(l’insieme delle tecniche e delle conoscenze necessarie), i segni distintivi quale Marchio, ed altre prestazioni e forme di assistenza atte a consentire all’Affiliato in Franchising, la gestione della propria attività con la medesima immagine dell’impresa Affiliante (Franchisor).
L’Affiliato in franchising si impegna a fare proprie sia la politica commerciale e sia immagine dell’Affiliante in Franchising, nell’interesse reciproco sia delle parti che del consumatore finale, Il tutto nel pieno rispetto delle condizioni contrattuali pattuite.
Il franchising o meglio l’Affiliazione in franchising si può distinguere in tre diverse tipologie:
Franchising industriale: In questa tipologia di affiliazione in franchising i soggetti in causa cioè Affiliante e Affiliato in Franchising, sono due imprese industriali. L’affiliante o Franchisor concede all’affiliato la licenza dei brevetti di fabbricazione ed i marchi, gli trasmette la sua tecnologia, gli assicura un’assistenza tecnica costante. L’Affiliato in franchising, fabbrica e commercializza le merci prodotte dal proprio stabilimento applicando le tecniche di vendita dell’Affiliante.
Franchising di servizi: E’ un sistema nel quale l’Affiliato non vende alcun prodotto, ma offre la prestazione di servizi inventati, messi a punto e sperimentati dall’Affiliante. Esempi tipici di attività in Franchising sviluppate secondo questo secondo sistema sono: la ristorazione (ristoranti, pizzerie, rosticcerie, gelaterie) le attività turistiche e del tempo libero (alberghi, villaggi di vacanze, agenzie di viaggi) gli istituti di bellezza e i parrucchieri, per finire con i servizi di consulenza professionale e gli istituti di istruzione e formazione.
Franchising di distribuzione: il franchising presuppone che l’Affiliante o Franchisor abbia realizzato e testato tutta una serie di tecniche e metodi commerciali, che costituiscono il know-how che il Franchisor trasferirà al Franchisee o Affiliato in franchising. Il franchisee o l’affiliato in franchising a fronte dell’uso dei marchi, dei servizi e dei beni forniti dall’Affiliante corrisponde all’affiliante un corrispettivo sia per il diritto di entrata sia attraverso dei canoni periodici, le cosiddette royalties.
Franchising Vantaggi
Aprire un’attività in franchising Offre differenti vantaggi ma Il maggior vantaggio per coloro che decidono di aprire un’attività in franchising è la riduzione del rischio di fallimento. Questo perché nel momento in cui un franchisor ha provato e testato il business concept sul mercato, gran parte dei difetti saranno già stati risolti ed i rischi per il franchisee quindi ridotti al minimo.
Il franchising offre ad un piccolo imprenditore la possibilità di competere con grandi business. Tramite il franchising un franchisee può sfruttare i vantaggi delle economie di scala: tutti i franchisee insieme possono infatti comprare a condizioni migliori ed a minor costo rispetto ad un business individuale. Se si aggiunge a questi vantaggi iniziali il supporto offerto dal franchisor è chiaro che il franchisee avrà un vantaggio non indifferente su tutti gli operatori indipendenti concorrenti.
In un rete in Franchising i prodotti, le attrezzature ed il sistema in generale saranno già stati testati sul mercato e proprio per questo il franchisee si troverà a proporre prodotti già accettati da grande parte dei consumatori.
Grazie al supporto del franchisor, il franchisee impara a svolgere l’attività molto velocemente, aumentando quindi considerevolmente le probabilità di avere successo. I franchisee quando aprono la loro attività in franchising, anno un’attività quasi avviata dal momento che entrano nel mercato con un marchio già conosciuto, un sistema di business collaudato e prodotti/servizi già testati sul mercato.
Un’ulteriore punto di forza della rete in franchising è dato dal fatto che il franchisee può contare su una vasta organizzazione che unisce le risorse, particolarmente nel campo della pubblicità e del marketing dove ogni franchisee, contribuendo un po’, può avere il beneficio di un grande budget a questo scopo. I franchisee sono quindi in grado di promuovere i propri prodotti e servizi su media che sarebbero altrimenti inaccessibili in termini finanziari quali Tv, giornali specializzati a carattere nazionale, e grandi campagne pubblicitarie. In una rete in franchising ben strutturata e gestita, il franchisee non deve fare altro che vendere i propri prodotti/servizi mentre, allo stesso tempo, riceve il beneficio di continue ricerche di mercato e sviluppi per migliorare il business ed il sistema di franchising, dal Franchisor.
In molti casi i franchisee (questo nelle reti in franchising meglio organizzate)hanno l’esclusiva territoriale e questo gli dà il monopolio sull’area a loro destinata, a patto di svolgere l’attività sotto il marchio del franchisor.
Il franchisee ha inoltre il vantaggio dell’esperienza del franchisor nella gestione manageriale ed amministrativa, in aggiunta alla quale molti franchisor danno anche back up e supporto, inclusi servizi per assistere il franchisee nella completa gestione della propria attività quotidiana. Questo supporto comprende servizi manageriali ed amministrativi, informazioni sui prodotti e infine ma non ultimo il supporto di marketing
venerdì 18 febbraio 2011
Congiuntura Economica
Il termine congiuntura ha finito per rappresentare una sorta di sinonimo della situazione economica generale di un paese, senza più riferimento alle sue specificità.
La congiuntura economica in Italia ha i seguenti elementi
INFLAZIONE: L'inflazione a gennaio sale al 2,1% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Si tratta del dato più alto dal dicembre del 2008. A dicembre la crescita tendenziale era stata pari all'1,9%. Lo rende noto l'Istat in un comunicato precisando che il mese scorso, secondo le stime preliminari, l'indice Nic, comprensivo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,4% rispetto al mese di dicembre 2010. L’inflazione acquisita per il 2011 è pari all’1,2%. L’inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, è pari all’1,4%, lo stesso valore registrato a dicembre 2010. Sul piano tendenziale, la variazione dei prezzi dei beni sale al 2,5% (dal +2,1% di dicembre 2010), mentre nel comparto dei servizi la dinamica tendenziale dei prezzi scende all’1,5% (era +1,6% a dicembre). Si amplia, quindi, il differenziale inflazionistico tra beni e servizi. L’accelerazione dell’inflazione registrata a gennaio risente delle tensioni sui prezzi dei beni, ed in particolare dei beni energetici non regolamentati, e degli alimentari non lavorati, i cui effetti risultano soltanto parzialmente attenuati dal lieve rallentamento della crescita su base annua dei prezzi dei servizi. Sulla base delle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) diminuisce dell’1,2% rispetto al mese precedente e aumenta del 2,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Sul piano congiunturale gli incrementi maggiori hanno riguardato i prezzi dei prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,8%), dei servizi sanitari e spese per la salute (+0,7%), dell’abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,6%) e dei trasporti (+0,5%). Risultano in calo i prezzi di ricreazione, spettacoli e cultura (-0,4%). Sul piano tendenziale i maggiori tassi di crescita hanno interessato le divisioni trasporti (+4,3%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+3,9%) .
DISOCUPAZIONE: Al momento la disoccupazione è all'8,7%
TUS: Al 01/01/2011 è di 1.50%
PIL: L’aumento del PIL ( prodotto interno lordo ) nel 2011 e aumentato del 1.1%
Exchange EUR/USD : il valore di cambio è 1.36
La congiuntura economica in Italia ha i seguenti elementi
INFLAZIONE: L'inflazione a gennaio sale al 2,1% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Si tratta del dato più alto dal dicembre del 2008. A dicembre la crescita tendenziale era stata pari all'1,9%. Lo rende noto l'Istat in un comunicato precisando che il mese scorso, secondo le stime preliminari, l'indice Nic, comprensivo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,4% rispetto al mese di dicembre 2010. L’inflazione acquisita per il 2011 è pari all’1,2%. L’inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, è pari all’1,4%, lo stesso valore registrato a dicembre 2010. Sul piano tendenziale, la variazione dei prezzi dei beni sale al 2,5% (dal +2,1% di dicembre 2010), mentre nel comparto dei servizi la dinamica tendenziale dei prezzi scende all’1,5% (era +1,6% a dicembre). Si amplia, quindi, il differenziale inflazionistico tra beni e servizi. L’accelerazione dell’inflazione registrata a gennaio risente delle tensioni sui prezzi dei beni, ed in particolare dei beni energetici non regolamentati, e degli alimentari non lavorati, i cui effetti risultano soltanto parzialmente attenuati dal lieve rallentamento della crescita su base annua dei prezzi dei servizi. Sulla base delle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) diminuisce dell’1,2% rispetto al mese precedente e aumenta del 2,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Sul piano congiunturale gli incrementi maggiori hanno riguardato i prezzi dei prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,8%), dei servizi sanitari e spese per la salute (+0,7%), dell’abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,6%) e dei trasporti (+0,5%). Risultano in calo i prezzi di ricreazione, spettacoli e cultura (-0,4%). Sul piano tendenziale i maggiori tassi di crescita hanno interessato le divisioni trasporti (+4,3%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+3,9%) .
DISOCUPAZIONE: Al momento la disoccupazione è all'8,7%
TUS: Al 01/01/2011 è di 1.50%
PIL: L’aumento del PIL ( prodotto interno lordo ) nel 2011 e aumentato del 1.1%
Exchange EUR/USD : il valore di cambio è 1.36
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